sabato 8 gennaio 2011

Sai Baba:"La Vita è Amore,gioiscine.La Vita è un Sogno,realizzalo.La Vita è... "

SOLO PER IL VOSTRO BENE: http://youtu.be/xPFa5qeJPc4 


Sogno,realizzalo.La Vita è... "

Sri Sathya Sai Baba

°°°...E allora come possiamo vivere la nostra vita di tutti i giorni? Qualche volta, al di la' di certi sentimenti, non riusciamo a vivere la vita come dovrebbe essere vissuta. Cosa dobbiamo fare?

La vita dovrebbe essere vissuta e non subita. Per non subirla, Sai Baba ci fornisce un prezioso messaggio:

La vita e' amore, gioiscine La vita e' una sfida, affrontala. La vita e' un sogno, realizzalo. La vita e' un gioco, giocalo. La vita e' una canzone, cantala...°°°


Domande comuni su Sai Baba
del Dr. Giancarlo Rosati.

Perche' Sai Baba non e' venuto prima e soprattutto perche' non ha evitato all'umanita', in qualità di Avatar, tutte le sofferenze che conosciamo?

Perche' Gesù e' comparso soltanto nell'anno zero e poi non si e' più fatto vedere lasciandoci in un mare di guai?Perché Buddha e' comparso 2500 anni fa e poi non si e' nemmeno curato di darci un qualche segno? Perche' l'energia elettrica e' stata scoperta soltanto in quest'epoca e non prima? Perche' la penicillina e' stata scoperta soltanto negli anni quaranta quando milioni di persone potevano essere salvate nei millenni precedenti? I grandi personaggi compaiono quando l'umanità e' in crisi, quando l'uomo ha bisogno di una mano perche' da solo non riesce a saltarci fuori. Questo e' uno di quei momenti.

Perché ci ha fatti nascere se dobbiamo soffrire? Non poteva darci una possibilità diversa allontanando il male? Nella sua onniscienza doveva pur sapere che l'uomo sarebbe stato accompagnato in questo viaggio terreno dal male e dal dolore!

Un figlio domando' alla madre: «Perche' mi hai procreato se avevi il dubbio che nascessi come sono nato?». La madre rispose al figlio handicappato: «Per amore». Ma il figlio non soddisfatto, replico': «Perche' non mi hai lasciato morire quando hai visto che ero cosìi'». E la madre rispose con un grande sorriso: « Ancora per amore!».

Perche' qualcuno guarisce dalle malattie e qualcun altro no? Se io sono ammalato e vado da lui mi guarira'?

Quando viene da me un paziente e faccio diagnosi di infezione streptococcica io gli consiglio la penicillina. Qualche paziente mi domanda: «Lei mi garantisce che guariro'?» Rispondo: «La penicillina e' il farmaco d'elezione per curare le infezioni sostenute da questo germe, ma non e' detto che tutti guariscano. Esistono dei germi che sono resistenti anche alla penicillina!».


Non potrebbe essere l'anticristo, o, comunque un falso profeta?

Da che cosa si puo' stabilire se si tratta di un falso profeta? Dal colore della pelle, dall'altezza, dagli abiti che indossa? Sai Baba insegna l'amore, difende i giusti, esalta la generosita'; assume tutte le nostre responsabilita' e risolve i nostri problemi quando la soluzione non ci danneggia spiritualmente. Indica il cammino che porta a Dio e il nostro buon senso e l'insegnamento che abbiamo ricevuto ci dicono che il Suo messaggio ha lo scopo di difendere la verita', l'amore, la rettitudine. I suoi comandamenti sono due: Adora il tuo Dio e ama gli altri come vorresti essere amato tu. Se l'anticristo deve essere come Sai Baba, ebbene allora ben vengano i falsi profeti. Il cristianesimo storico e' fallito. Dopo duemila anni possiamo affermarlo senza paura di essere smentiti. In duemila anni di cristianesimo ci ritroviamo soffocati dalla droga, emarginati dall'ingiustizia, piagati dall'egoismo, devastati dalla violenza. Vogliamo continuare su questo binario?


E' vero che Sai Baba si circonda soltanto di gente ricca?

Qualcuno dei suoi devoti e' molto ricco, qualcuno estremamente povero. Sono piu' i poveri dei ricchi soltanto perche' percentualmente al mondo sono piu' numerosi i non abbienti. La ricchezza non deve essere interpretata come nell'anno zero, quando Gesu' dichiarava: " È piu' facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago che per un ricco entrare nel regno dei Cieli».

Se Gesu' tornasse in vita oggi il suo insegnamento sarebbe quello di Sai Baba, ovviamente. Il Maestro ha infatti la capacita' di adattare l'insegnamento all'epoca in cui viene proposto e Gesu' oggi direbbe semplicemente: " Beati i ricchi che aiutano i poveri». Sai Baba afferma: «Utilizzate le vostre ricchezze per elevare la vostra spiritualita'». L'uomo ricco sara' cosi' in grado di risollevare le sorti di un gruppo di miserabili, di realizzare iniziative destinate ad aiutare gli emarginati.

Il compito del capitalista e' molto importante, se la ricchezza e' stata conquistata onestamente e se questa viene poi messa a disposizione della propria anima. D'altra parte accumulare ricchezza per poi sprecarla di nuovo in cose mondane sarebbe veramente insensato. Utilizzare le proprie ricchezze per migliorare la propria ricerca spirituale e facilitare la scoperta ed il raggiungimento di un grande traguardo deve esser l'obiettivo di tutti coloro che possiedono piu' degli altri.

Se soltanto i poveri fossero andati da Baba probabilmente non avremmo mai avuto l'opportunità di conoscere Baba attraverso la pubblicazione di libri che richiede normalmente un certo capitale di partenza. Se tutti gli occidentali fossero dei miserabili nessuno avrebbe avuto la possibilità di comprarsi un biglietto d'aereo per raggiungere il Maestro. L'epoca nostra impiega dei mezzi adeguati ai tempi presenti. Il Maestro utilizza questi strumenti pur restando nell'umilta' e nella poverta' per insegnare alle genti la sopportazione e la rinuncia. « La mia vita e' il mio messaggio», dice Baba
Il Grande Santo scalzo, il Santo dei Santi non possiede nulla. Nulla gli appartiene. Cio' che il devoto vede appartiene a tutti i devoti. Sai Baba non dorme, mangia quanto un gatto - o, forse, meno. Indossa una tunica arancione e soltanto negli ultimi anni i devoti lo hanno convinto a dormire su un letto, o a viaggiare su una vettura anziche' su un asinello, come faceva quando se ne andava di villaggio in villaggio. In questa senso Sai Baba e' la figura ideale del Santo, del Messia, dell'Incarnazione di Dio. Cosi' io ho immaginato il Cristo e i devoti che siedono sulla sabbia per il darshan di Baba sono i discepoli che duemila anni fa ascoltavano il Buddha, o Gesu', e venivano rapiti dalla figura sublime dell'uomo che portava il grande messaggio dal cielo.
Possiamo ipotizzare che Sai Baba sia Gesu' ritornato tra noi?

Noi non sappiamo che volto aveva Gesu', non sappiamo se era chiaro di pelle o scuro, alto o basso, nevrotico o tranquillo. La fantasia di ciascuno di noi puo' galoppare creando ora questa, ora quell'immagine. I cristiani pensano al ritorno di Gesu' come alla comparsa della copia dello stesso identico personaggio sul piano fisico. Chiaramente siamo di fronte ad un errore grossolano che deve essere eliminato immediatamente dalle nostre
menti. Il ritorno del Maestro deve essere inteso come la comparsa di un personaggio altrettanto grande che trasporta con se' i poteri del Divino ed il Suo messaggio.


Gesu' si e' dichiarato Messia - che vuol dire inviato del Signore. Sai Baba dichiara di essere il Signore stesso. Potremmo identificarlo con il Cristo, non con Gesù, anche se Baba afferma «Io e Gesù siamo uno. E' l'essenza che conta, non la forma».

La storia ci insegna che Gesù e' nato uomo e che soltanto attraverso la meditazione e' riuscito ad elevare il proprio spirito fino a raggiungere le vette piu' eccelse, passando da uomo a Messia, poi a figlio di Dio, fondendosi infine con il Padre per raggiungere quello che nella filosofia orientale e' il Samhadi Nirvikalpa (Io e il Padre siamo Uno).

Cio' che conta non e' tanto il paragonare l'uno all'altro, ma quello che insegnano, l'utilita' della presenza dell'uno o dell'altro. Gesu' è un personaggio che andava bene alla Palestina di duemila anni fa. Sai Baba e' il personaggio di questa epoca. Gesu' ha fatto la storia dei precedenti duemila anni in Occidente, Sai Baba fara' la storia futura dell'umanita' tutta.


Alcune Chiese tremano all'idea che Sai Baba sia effettivamente l'incarnazione di Dio e mettono in guardia i loro fedeli additandolo come l'Anticristo. Visto che il suo insegnamento e' lo stesso insegnamento aggiornato di Gesu', piu' raffinato e piu' chiaro, come e' possibile identificare un Maestro spirituale di quella levatura con l'anticristo?

In India dicono: «Mentre la verita' si infila le scarpe, la bugia ha gia' fatto il giro del mondo».

E la falsa notizia scaturita da alcuni sacerdoti sprovveduti ha messo in allarme i cristiani.

L'anticristo e' una delle tante invenzioni della Chiesa romana.

Sri Sathya Sai Baba

I discepoli di Paolo e di Pietro sapevano benissimo che prima del Cristo c'erano stati illustri maestri spirituali dotati di poteri soprannaturali e che altri maestri sarebbero venuti dopo di Lui. La storia ce lo insegna e i due apostoli, in particolare Paolo che conosceva molto bene la filosofia vedica, sapevano dell'esistenza degli avatar e dei grandi illuminati, come Buddha o Zoroastro. Forse non conoscevano quel contemporaneo di Gesu' che operava un po' più a nord, ma che si proponeva come lo stesso Cristo. Mi riferisco ad Apollonio di Tiana, che faceva il maestro e basta senza atteggiarsi a divino. Anche Gesu', d'altra parte, non aveva nessuna intenzione di atteggiarsi a divino o di fondare una religione.

Ogni epoca comunque avra', come ha avuto in passato, un maestro illuminato destinato a fare superare certe crisi all'umanita'. Si e' cercato di monopolizzare la situazione e la chiesa romana si e' arrogata il monopolio del messia. Ma Messia, lo abbiamo gia' visto, significa messaggero e non incarnazione di Dio. Questo significa che i discepoli cristiani, cosi' solerti, hanno attribuito a Gesu' un ruolo che non gli compete e che Lui si e' ben guardato dall'accollarsi.


Questo monopolio del Messia, quindi, e' soltanto un volo mentale della chiesa cristiana e non si basa su nessuna documentazione o dichiarazione fatta da Gesu'. E tutto cio' che non e' stato dichiarato dal Maestro non ha alcun valore per il ricercatore. Gesu' ha dichiarato di essere il Messia e non ha mai detto che dopo di lui non sarebbe mai piu' venuto alcun maestro illuminato, o un avatar. Anzi, direi che ha annunciato la discesa di un'incarnazione di Dio. L'insegnamento fondamentale di Gesu' va sfrondato da quelle invenzioni immesse nei vangeli dai discepoli e per fortuna ben identificabili. La maggior parte degli studiosi e' infatti d'accordo nel ritenere che di quanto viene attribuito a Gesu' nei vangeli sinottici ci sia ben poco di vero. L'unico vangelo attendibile e' quello di Giovanni, a parte i Vangeli gnostici. Proprio in Giovanni, Cap. XIV, Gesù dice: «Colui che
verra' vi insegnera' le grandi verita'», e il riferimento alla discesa di un Avatar e' scontato.

Che differenza c'e' tra il concetto di Dio cosi' come viene espresso da Sai Baba e il concetto legato alla nostra cultura occidentale?

Per l'occidentale Dio e' trascendente. Secondo il concetto espresso da Baba Dio e' immanente. Lo possiamo identificare nell'energia primordiale creatrice del tutto, ma anche questo concetto e' limitativo. Dio e' il niente dal quale scaturisce il tutto. L'Occidente ha un concetto di Dio molto infantile. Non sarebbe male cercare di interpretare meglio quello che ha detto Mose' e ribadito Gesu'. Le verità (i Misteri Maggiori) erano state velate affinche' soltanto í ricercatori fossero in grado di comprenderne i significati. Ora e' giunto il tempo di sollevare i veli.

Come si e' espressa la Chiesa Cattolica nei confronti di Sai Baba?

Un cardinale disse: «Io non posso dire se e' un'incarnazione di Dio, ma certamente un uomo che fa quello che fa Sai Baba e predica quello che lui predica non puo' essere che un santo».

A Puttaparti vi capitera' di vedere delle suore o dei sacerdoti cattolici che hanno affrontato il viaggio per veder colui che si proclama Dio. Tutti i ricercatori spirituali genuini non possono mancare all'appuntamento.

All'interno della Chiesa Cattolica, come ci sono i buoni pastori, ci sono anche i lupi. Quando parlate con un teologo o con un sacerdote vi accorgete subito se siete di fronte ad un autentico ricercatore spirituale, ad un arrivista o ad un ottuso. Tra i sacerdoti ci sono persone meravigliose, maestri eccezionali o dei santi. Cosi' troviamo il buono e il cattivo, l'intelligente e l'ottuso, l'arrivista e l'onesto, il santo ed il criminale.

Ma non e' sull'opinione degli altri che si deve basare la propria ricerca. E ' sul nostro modo di sentire e nel nostro desiderio di sapere che deve ruotare la ricerca, al di la' di quello che vi racconto io o che vi narrano altri testimoni.

lo vorrei soltanto suscitare la curiosita', come altri hanno fatto con me, fino a farmi scoprire l'incredibile e l'impossibile. Cio' che troverete a Puttaparti non lo troverete all'interno di certi binari istituzionalizzati.

Al tempo del papato di Paolo VI, il dr Mucunda parlo' di Baba a Monsignor Rossano, al quale fece anche pervenire una copia de «L'uomo dei miracolì» di Murphet, in cui si narra l'esperienza di questo ricercatore australiano che si e' venuto a trovare misteriosamente ai piedi di Sai Baba.

Dopo quell'episodio circolo' la voce che il papa avesse invitato Sai Baba a Roma. Baba invio' un telegramma in Vaticana concepito in questi termini:

«Non e' ancora giunto il momento. Verro' più avanti», e spiego' che non era venuto ancora il momento di entrare in contatto con il papa. Le indagini fatte da Mucunda all'interno del mondo cattolico per sapere dell'invito del papa e della risposta di Baba non approdo' a nulla, anche se il telegramma lo aveva spedito lui stesso dietro l'invito del Maestro.

Perché non risolve la miseria dell' India e del mondo intero?

Noi abbiamo uno strano concetto dell'India. Pensiamo all'India e vediamo davanti agli occhi un paese di morti di fame. La realta' e' molto diversa.

Se e' vero che nelle grandi citta' come Calcutta e' possibile notare un'alta percentuale di diseredati, e' anche vero che nei villaggi l'indiano vive decorosamente. Nelle altre citta' come Bangalore il tenore di vita e' decisamente elevato. Le abitazioni dei villaggi indiani fanno spesso invidia a quelle dei nostri montanari, soprattutto dei nostri montanari di trent'anni fa.

Se uno straniero arrivasse a stazione Termini e identificasse il nostro paese con i diseredati che dormono nella stazione o sui marciapiedi, tornando a casa dipingerebbe l'Italia in maniera drammatica. Questo e' quello che hanno fatto alcuni viaggiatori, o missionari nel parlare dell'India. È' chiaro che la miseria esiste in India come in Italia, ma forse molti lettori ignorano che anche nel nostro paese ci sono famiglie che non sanno come fare a sbarcare il lunario, a pagare l'affitto di casa e persino a mangiare. Oggi, nell'era delle conquiste spaziali, esiste ancora questa drammatica realta'. Parlate con i medici, con gli assistenti sociali, con i gruppi di solidarieta' e vi renderete conto che il terzo mondo ce lo abbiamo proprio in casa.

Perche' allora non risolve la miseria nel mondo? Lo scopo della venuta dell'Avatar e' quella di risvegliare la divinita' che e' in ciascuno di noi. Alle spalle del problema c'e' tutta una filosofia che va presa in seria considerazione (La dottrina del Karma).

Anche la domanda «Perche' deve seguire tutta una prassi quando potrebbe benissimo modificare l'intero sistema con un semplice atto della volonta'?» trova la sua risposta nella dottrina del Karma, che rappresenta il pilastro fondamentale di tutti gli insegnamenti dei grandi maestri spirituali dalla creazione del mondo a oggi.

Perche' non tutti sono chiamati ad andare in India per incontrare il Maestro del Mondo?

Non ci sono privilegiati. E' chiaro che il primo a correre in India sara' il ricercatore spirituale, cioe' colui che e' interessato a scoprire chi siamo e dove andiamo. I sostenitori del rock andranno negli Stati Uniti, gli amanti della buona pittura verranno in Italia. A ciascuno il suo. Per il ricercatore spirituale, per coloro che si pongono delle domande sull'esistenza, non c'e' scappatoia. Sai Baba e' la risposta. Andare in India non e' così drammatico o costoso. Ma Sai Baba afferma: «Non fate dei sacrifici per venire da me. Quando mi chiamerete saro' io che verro' da voi attraverso un sogno, una materializzazione, attraverso la risposta ai vostri stessi problemi. Io non vi abbandono, anche quando non pensate a me, anche quando credete di essere lontano da me».

Alba da Cima Rozes

Chi sono quelli destinati ad andare in India?

E' un'ipotesi che avanzo ed e' soltanto un'ipotesi. Ritengo che il ricercatore spirituale abbia alle spalle diverse incarnazioni di ricerca, una vita passata dura e laboriosa, destinata a scoprire la divinità che e' negli abissi del nostro lo. Coloro che in vite precedenti hanno contattato dei maestri spirituali o hanno fatto determinate ricerche, oggi si ritroveranno ai piedi di Baba, cosi' come gli scienziati ed i ricercatori di Atlantide si ritrovano oggi, secondo la dottrina occulta, nel mondo occidentale per dare una spinta significativa alle scoperte scientifiche. Sono soltanto delle ipotesi, come quelle avanzate dalla dottrina misteriosofica. La verita' la conosce soltanto il Maestro. Quello che dobbiamo fare non e' indagare, ma assorbire l'amore, l'energia e l'insegnamento che ci vengono dati. Non si puo' pretendere che tutti vadano in India e tutti siano interessati alla ricerca spirituale.

Sarebbe troppo bello, saremmo già entrati nell'era dell'oro preconizzata da Sai Baba e da Nostradamus. In questa vita, in ogni esistenza, ci sarà chi avrà la sua perla e chi soltanto una pietruzza. La legge del Karma non
perdona.

L 'attuale situazione mondiale e' drammatica. Perche' non interviene con i suoi poteri?

Riportiamo cio' che lo stesso Baba ha dichiarato in un'intervista: "Io posso intervenire con una soluzione rapida o a lungo termine. Ogni soluzione istantanea va contro le qualita' fondamentali della natura stessa e contro le leggi del Karma di causa ed effetto. Le genti sottostanno a questa legge. Esse raccolgono il frutto delle loro azioni. Se io intervengo istantaneamente interrompo la loro evoluzione e questo va contro le leggi dì natura. La soluzione alternativa piu' efficace e' quella a lungo termine, portando la gente ad un piu' elevato livello di consapevolezza e a capire la verita' delle leggi spirituali".


Perché Dio si incarna?

Perche' l'uomo si senta piu' vicino alla divinita' e possa comunicare con lui direttamente in maniera concreta e soprattutto comprensibile. Sai Baba dice: «Un topo potra' immaginare Dio soltanto come un topo gigantesco. L'uomo puo' concepire Dio soltanto nella forma umana. Non ha altra possibilità per la limitatezza del suo intelletto».

Nel mondo esistono religioni diverse. Tutte pretendono di essere i custodi della verità. La piu' egemonica e' sicuramente la Chiesa cattolica, anche se notiamo un filo di apertura. Che cosa dice Sai Baba delle religioni?

Sai Baba dichiara di non essere venuto per creare conflitti o per distruggere una religione piuttosto che un'altra o a confermarne una o a fondarne una nuova. Ognuno si deve confermare nella propria religione, perche' in ogni religione esiste un messaggio fondamentale di verita' che la unisce a tutte le altre grandi religioni. In tutte le religioni, in tutti i messaggi forniti dai fondatori di queste religioni, la base e' rappresentata dall'Amore. L'amore e' il denominatore comune. Il "la" delle grandi sinfonie e' la Devozione, in qualunque modo essa sia attuata. Essa e' la scintilla divina, il fattore unificante, integrante e cementante tra uomo e uomo. La devozione puo' essere attuata in mille modi e puo' assumere mille forme, dalla ripetizione del nome del Signore al lavoro onesto e costruttivo, all'aiuto fornito al bisognoso, al soccorso prestato al derelitto. Devozione puo' essere anche il battere una ciabatta tutti i giorni canticchiando un inno alla vita.
Se noi abbiamo alle spalle un karma che ci condiziona e regola la nostra attuale esistenza, come possiamo modificare il nostro destino?

Possiamo farlo attraverso la consapevolezza. Se conosciamo i principi attraverso i quali si concretizza la vita, allora possiamo anche intervenire per modificare un disegno. Se noi vogliamo dirottare le acque di un fiume dobbiamo soltanto costruire una diga ed un canale laterale. Possiamo fare questo perche' conosciamo dei principi dinamici. Cosi', nel momento in cui scopriamo che esistono delle leggi ben precise all'interno del mondo dell'invisibile, allora ecco che noi possiamo intervenire per dirottare il fiume della nostra vita arginando il karma. Distruzione e rinascita, dice il Maestro, dipendono esclusivamente dall'uomo stesso. Nell'esposizione della legge del karma il concetto dovrebbe apparire abbastanza chiaro. Noi siamo gli artefici della nostra vita futura, come ieri lo siamo stati per la nostra vita attuale. Noi costruiamo le nostre malattie e i nostri guai, noi li possiamo distruggere. Costruiamo i nostri guai attraverso delle opere cattive, possiamo modificarli attraverso delle opere buone. Per evitare di costruire un futuro pieno di guai, piuttosto di far del male, conviene restare immobili. " Se non puoi fare buone azioni, cerca almeno di non farne delle cattive. Perdona gli errori altrui, ma sii severo con i tuoi. Invece di cercare l'errore negli altri, cerca i tuoi e correggili. Spegni con l'amore l'ignoranza, la maldicenza, la violenza, la corruzione, l'ingiustizia, l'invidia, la gelosia, il rancore. Inizia il giorno con amore, trascorrilo con Amore, terminalo con Amore».


E allora come possiamo vivere la nostra vita di tutti i giorni? Qualche volta, al di la' di certi sentimenti, non riusciamo a vivere la vita come dovrebbe essere vissuta. Cosa dobbiamo fare?

La vita dovrebbe essere vissuta e non subita. Per non subirla, Sai Baba ci fornisce un prezioso messaggio:

La vita e' amore, gioiscine La vita e' una sfida, affrontala. La vita e' un sogno, realizzalo. La vita e' un gioco, giocalo. La vita e' una canzone, cantala.

II direttore di questa orchestra cosmica e' Dio stesso. Seguiamo i suoi segnali e suoneremo la piu' bella sinfonia che i cieli e la terra abbiano mai ascoltato. E questi segnali sono soltanto due: AMORE e VERITA'.

Visto che ormai centinaia di milioni di persone riconoscono Sai Baba come potenza divina che cosa dice Egli di se' stesso, come reagisce a questo successo?

"Non voglio che mi esaltiate", dice Sai Baba, "Mi basta che vi affidiate a Me. Fate un passo verso di Me e io ne faro' dieci verso di voi, versate una lacrima per Me e io asciughero' mille delle vostre lacrime».


Che cosa bisogna fare per farsi ricevere?

Non esiste il carosello delle raccomandazioni. Tutti hanno pari dignita' e cosi' vi troverete seduti vicino all'illustre primario di ospedale, o allo scienziato atomico, o al miserabile vagabondo del sud. Tutti li', in attesa di essere chiamati, di essere guardati e benedetti. Quello che bisogna fare e' entrare in una certa ottica, in una certa disciplina e chiedere con il cuore in mano e l'anima in ginocchio. Tutto li'. Sai Baba dice: "lo so che venite per vedermi e parlare con Me e lo ricevo tutti al momento opportuno. Quello che dovete fare e' arrendervi a qualcosa che non riuscirete mai a comprendere. Io so di che cosa avete bisogno. Conosco il vostro passato e il vostro futuro. Lasciate che sia lo a tirare i vostri fili".


Sai Baba non possiede nulla. Tutto cio' che lo circonda appartiene ai devoti di tutto il mondo che, all'interno dell'ashram ,sono a casa propria. Cammina scalzo, veste una tunica arancione, mangia pochissimo; fino a qualche anno fa dormiva per terra, si faceva ancora la barba con la lametta, finche' un suo stretto collaboratore non gli regalo' un letto e un rasoio elettrico. Vive all'interno del tempio in una piccola stanzetta perche' il resto del Mandir e' a disposizione del devoto. Accoglie tutti con dolcezza e con amore, non rimanda mai nessuno, a nessuno dice "no". La Sua mano e' sempre tesa a benedire anche coloro che ne parlano male. Forse piu' degli altri questi hanno bisogno della Sua mano benevola che Egli non rifiuta mai. La Sua vita e' il suo messaggio: verita', amore, umilta', rettitudine. II Suo comportamento e' umano perche' possa essere capito da tutti. Non fara ' mai sfoggio della Sua onniscienza. Con il chimico parlerà di chimica. con lo scienziato atomico di energia nucleare, con il miserabile dei suoi problemi, con il pastore delle sue pecore, con il contadino della sua terra. Soltanto in determinati casi, e quando il livello di coscienza del devoto lo consente, Egli diventa Dio.

E' possibile scrivere una lettera a Sai Baba? Rispondera'?

La cosa migliore da fare e' quella di consegnare la lettera ad un centro Sai Baba. C'e' sempre qualcuno che parte per Puttaparti e consegnerà direttamente la lettera a Baba. E' possibile anche scrivere direttamente a questo indirizzo: Sri Sathya Sai Baba Prashanti Nilayam Puttaparthi ? Anantapur district Andra Pradesh India


Non aspettatevi la solita risposta per posta. Sai Baba difficilmente scrive delle lettere se non agli stretti collaboratori e forse, oggi, non lo fa piu '. Le risposte arrivano per altre strade: un sogno, un segno, la soluzione del problema che ci ha indotto a scrivergli, un incontro fortuito. Mille strade portano la risposta al devoto. Qualcuno domanda se e' possibile avere un oggetto materializzato da Baba. La cosa non e' impossibile, ma improbabile. Sai Baba dona direttamente al devoto. Il rapporto esiste senza intermediari. Nessuno potra' fare da tramite. Il concetto cristiano di pregare un santo o una madonna per intercedere presso Dio deve cadere. Dio non ha bisogno di intermediari. Abbiamo tutti pari dignita', eguali diritti. Tutti siamo avvolti dal Suo Amore e per tutti Egli avra' la medesima disponibilita'. Se avrete l'impressione che faccia delle differenze, guardatevi bene dal lasciarvi andare a commenti. C'e' chi ha più bisogno, oppure e' uno strumento nelle mani del Divino, ma non per questo in grado di intercedere per qualcuno. Ciascuno di noi deve gestire la propria situazione, ciascuno di noi deve pilotare le proprie richieste e la propria devozione. II rapporto e' diretto. Uno degli insegnamenti di Sai Baba e' proprio questo: «Chiedete direttamente. Io sono venuto per servirvi. Questo fa parte del mio amore per voi e ogni volta che potro' fare qualcosa per voi questo rispondera' alla missione per la quale Mi sono incarnato».

Qualcuno afferma di avere sognato Baba nella sua forma precedente, quella di Shirdi Sai.. E' vero?

Spesso Baba appare sotto la forma del vecchio Shirdi. Puo' darsi che quel devoto ami più la figura di Baba di Shirdi dell'attuale o che lo stesso Sai Baba voglia dare un messaggio particolare. E' certo, e Lui lo ha confermato, che puo' apparire nei sogni con la forma della sua precedente incarnazione. Non conosco il vero motivo per cui voglia apparire cosi'. Non e' nemmeno da escludere che a qualcuno sia gia' apparso sotto la forma di Prema Sai e che poi, se si tratta di un devoto giovane, possa avere la possibilità di vederlo di persona quando scendera' sotto quella forma. Al dr. Hislop Baba materializzò un'effigie della sua prossima incarnazione e cosi' abbiamo gia' il volto di Prema Sai e sappiamo, non soltanto in quale anno si incarnera' e in quale villaggio, ma anche chi sara' suo padre e chi la madre. Un giorno Baba invio' una famigliola al suo segretario e biografo ufficiale, Kasturi. Il biglietto che aveva la famiglia era stato scritto da Baba e diceva: " Il figlioletto di questa donna, che ha ora tre anni, sara' il tuo consorte nella tua prossima incarnazione e quindi il padre della mia prossima incarnazione, sotto la forma di Prema Sai". Tre anni prima Sai Baba aveva dichiarato pubblicamente: " Questo e' un giorno importante perche' e' nato colui che sara' il padre della mia futura incarnazione». Kasturi, ovviamente, sara' la madre!"


Si afferma che Sai Baba è la personificazione dell'Amore e non accusa mai nessuno e pazientemente aspetta il riscatto di ognuno di noi. È vero tutto questo?

Sai Baba e' infinitamente amabile. Ma attenzione! Quando avra' indicato al devoto la strada che deve seguire per raggiungere l'autorealizzazione aspettera' qualche tempo per vedere se il devoto si dara' da fare per realizzare la sua strada e lo proteggera' in tutti i sensi e in ogni momento della sua vita. Ma se il devoto non mostrera' la buona volonta' di seguire l'indicazione che lui stesso ha richiesto a Baba, allora arriveranno i guai. Lui stesso afferma che al momento opportuno Sara' costretto ad intervenire per riportare il devoto sulla giusta strada. Spesso la lezione puo' essere una malattia, una disgrazia o qualsiasi ammonimento basato sulla sofferenza. La sofferenza, infatti, sembra essere la lezione piu' efficace per l'uomo. E' anche vero che Baba e' molto paziente e non accusa nessuno. Questo non vuol dire che non si arrabbi. Un giorno a Whitefield un impresario edile presento' a Baba una grossa busta perche' la benedicesse. Baba lo lo sgridò urlando a tal punto che tutti i devoti si spaventarono. Mucunda, che era presente, dichiara che non aveva mai sentito Sai Baba gridare tanto. Che cosa era successo? L'impresario era venuto al darshan di Baba e voleva fare benedire un progetto per realizzare un quartiere speculando sulla pelle dei cittadini. Non solo. Mentre il padre dell'uomo stava morendo in ospedale, egli si preoccupava soltanto di accumulare ricchezze in maniera disonesta. Il devoto venne letteralmente cacciato dall'asrham. Tre giorni dopo l'impresario torno' e Baba lo accolse con gli occhi pieni di amore. L'uomo aveva capito il suo errore. Era tornato a casa, era andato in ospedale a trovare il padre e lo aveva assistito fino alla morte. Aveva anche capito che non poteva costruire la sua ricchezza danneggiando gli altri. Nel momento in cui aveva capito tutto questo, Sai Baba lo aveva accolto a braccia aperte e gli dava la Sua benedizione.


Perché il canto dei bajan e' così importante?

E' importante per alcuni individui in rapporto al loro livello di coscienza. «Dove due persone canteranno il mio nome, lo saro' li con loro», la dichiarazione di Baba induce i devoti a riunirsi a cantare il Suo nome perche' Egli ha garantito la sua presenza. Baba sostiene che oggi non e' necessario fare delle capriole per ottenere la liberazione. La ripetizione del nome di Dio e' un mezzo piu' che sufficiente per raggiungere la divinità. E i bajan cantano e ripetono il nome di Dio. Alcuni mantra vengono introdotti durante il canto dei bajan. Oltre ad avvicinare sempre di piu' all'Inconoscibile, le vibrazioni dei mantra andranno a bruciare il nostro stesso karma o a risvegliare qualche settore silente del nostro cervello. Il bajan e' meno importante del servizio sociale. E' sufficiente mezz'ora di bajan da farsi almeno una volta alla settimana o al mese. Il resto dell'incontro dovra' essere utilizzato per l'insegnamento e la lettura di brani riguardanti Baba. Queste sono le disposizioni di Baba.

Sai Baba e' venuto a demolire tutto quello che e' stato detto in precedenza dai maestri religiosi?

Sai Baba afferma di esser venuto non per fondare un nuova religione, ma per rinverdire la spiritualita' nell'uomo. Sai Baba non ha una religione ma e' l'essenza di tutte le religioni. Inviterà il devoto a rifugiarsi nel messaggio essenziale della sua religione, al di la' dei dogmi e di tutte le costruzioni folli che gli uomini ignoranti hanno realizzato attorno al messaggio di un Maestro.

Perché la Chiesa non ne parla, quando ci accorgiamo che si tratta di un personaggio unico, nella storia dell'umanita'? C'e' forse qualcosa sotto che impedisce alla chiesa di Roma di avvicinarsi alla verità?

Difficile dirlo. Gli uomini dotati di buona volonta' sanno dove cercare la verita' e noi vediamo sacerdoti cattolici piegare le ginocchia di fronte all'onniscienza e all'amore di Baba. La chiesa romana non e' certamente l'istituzione che detiene la verita', per cui non deve assolutamente meravigliare il fatto che si regga sulla santita' di quei pochi che, all'interno della chiesa, hanno salvato fino ad oggi quell'istituzione. Senza di loro la chiesa di Roma sarebbe da tempo miseramente crollata.



Come ha potuto permettere il massacro di milioni di ebrei?

Per rispondere, ma soprattutto per capire, bisogna addentrarsi nei meandri della legge del karma. Quando si capira' la legge del karma si avra' la risposta a domande del genere. Ma perche' incolpiamo sempre Dio e non pensiamo che ciascuno di noi ha contribuito all'edificazione di questa società portando una sua pietra personale?

Perche' Sai Baba non e' ancora conosciuto in tutto il mondo?

Ogni uomo che vive su questo pianeta conoscera' Sai Baba. Date tempo al tempo. Negli ultimi tempi le cose si sono mosse ad un ritmo veramente incredibile e per la legge delle progressioni nel giro di qualche anno si concretizzera' la profezia di Maometto che vuole che due terzi del mondo credera' in Sai Baba entro il 2002. Saranno anni magici per chi avra' la fortuna di assistervi.

Lei dichiara che Dio e' immanente e non trascendente. Poi afferma che Sai Baba è il Dio unico. Non le pare che ci sia una contraddizione in questa affermazione?

Vi porto un esempio. Se io prendo una bottiglia di acqua dal rubinetto di casa mia e la porto nell'oceano e verso quell'acqua nella massa oceanica, che cosa succede? Che l'acqua del mio rubinetto si e' fusa totalmente, completamente e in maniera non piu' scindibile con l'oceano. Ebbene, noi siamo tante gocce d'acqua emerse o evaporate dall'Oceano divino. Nel momento in cui riusciamo a raggiungere l'oceano ci possiamo confondere con la massa della divinita'. L'essenza della nostra goccia era quella dell'acqua; non sono state necessarie elaborazioni particolari per fonderci con l'oceano: e' stato sufficiente entrare nell'oceano per ottenere la fusione, e' bastato raggiungerlo. Noi abbiamo l'essenza divina, ma ne siamo separati. Abbiamo le stesse qualita', ma non possiamo esplicarle fino al momento in cui non ci ricongiungiamo con la fonte, con l'oceano, con Dio. Tutto lì.



Come possiamo credere nella reìncarnazione?

E' un salto di qualita', ma nessuna prova scientifica potra' mai essere avanzata per dimostrare la realta' di questa dottrina. Possiamo soltanto dire che anche noi cristiani per 500 anni abbiamo creduto e sostenuto la dottrina del karma e della reincarnazione e che per un errore storico i 'custodi della verità' si sono trovati a trasformare la reincarnazione in resurrezione. Ora ditemi voi se e' più ragionevole pensare che il nostro io interiore fatto di energia possa trasferirsi da un veicolo all'altro; oppure, ritenere che questo corpo, disgregato dal tempo, possa ricomporsi alla fine dei tempi per risorgere nell'aldilà? Personalmente ritengo che sia piu' scientifico (oggi va di moda assumere questo atteggiamento) pensare che un quid energetico indistruttibile possa ritrovarsi all'interno di un altro corpo, piuttosto che pensare che un corpo ormai inesistente possa ricomporsi. Mentre l'emigrazione di questa particella energetica riesce a soddisfare le mie richieste scientifiche, non riesco ad immaginare o a concepire, nonostante tutti gli sforzi della mia immaginazione, la ricostituzione di un corpo devastato e disgregato.

A N N U N C I A Z I O N E - Leonardo da Vinci -
Museo degli Uffizi

La Chiesa Cattolica riconoscera' un giorno Sai Baba?

Un giorno, un carissimo amico sacerdote, Don Mario Mazzoleni, disse: "Galileo cerco' di convincere la Chiesa che era la Terra che girava attorno al Sole e non viceversa. Ma nessuno volle dargli ascolto e lo accusarono di eresia. Galileo invito' i prelati che lo accusavano a guardare dentro al suo cannocchiale, a valutare i suoi calcoli astronomici. Non ci fu verso di fermare l'attenzione degli inquisitori sui risultati delle sue ricerche. Nessuno volle guardare dentro al cannocchiale. Oggi il cannocchiale e' ancora li' e sarebbe opportuno che anche la Chiesa cominciasse ad usarlo...".


Sri Sathya Sai Baba

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inviato nella Lista Yahoo Sadhana, 17 Luglio 2004
(Testo Curato da "REMY" Remigio Bottazzi - Composizione
Messaggio a cura di Alessandro)




>>> INFINITAMENTE, PER L'ETERNITA'<<<
 
 


Crescono allo stato spontaneo nelle foreste tropicali dell'America Centrale. Si tratta di piante dall'aspetto esotico, con fusti piatti, di solito stretti, a margini dentellati

Perché Sai Baba fa quello che fa?

La domanda potrebbe essere rivolta al dr. Polenghi Francesco, che si e' posto la stessa domanda la prima volta che si trovo' in presenza del maestro. E Polenghi racconta: «Mi sono domandato: lo fa per soldi? Certamente no, perche' dona oggetti preziosi e raffinati e di sicuro valore commerciale a tutti coloro che ricevono un'intervista, e questi sono veramente tanti in un anno. Lo fa allora per potere? Osservando i suoi poteri soprannaturali ci si accorge che la domanda crolla da sola. Mi sono accorto che lo fa per amore, soltanto per amore, esclusivamente per amore perche' lui stesso e' Amore». E ' difficile per noi, soprattutto per noi occidentali, concepire un uomo che agisce soltanto per amore, che opera 24 ore su 24 per gli altri senza nulla chiedere in cambio. Ma questa e' la realta' straordinaria che ogni pellegrino scopre ai piedi di Sai Baba.

Come possiamo avvicinarci al traguardo della liberazione dalla ruota delle rinascite?

Raggiungere la liberazione significa avere risvegliato la divinita' che e' in noi e riconoscerci in Dio; fonderci con Lui, essere un tutt'uno con Lui. Essere un tutt'uno con ciò che ci circonda. Baba afferma: la vita + desiderio = UOMO - la vita ? desiderio = DIO.

L'operazione e' molto semplice. Vivere con distacco. Amare con distacco. Avere le mani nel mondo, come dice Baba, e la mente a Dio. «Trasformate la vostra mente scimmiesca. I contadini usano catturare le scimmie ponendo un'esca all'interno di un vaso con il collo stretto. La scimmia infila la mano, afferra la banana posta all'interno come esca, ma stringendo il pugno non riesce piu' a sfilare la mano e urla pensando che qualcuno all'interno la trattenga. Si liberera' soltanto lasciando la presa. Così l'uomo si liberera' soltanto quando imparera' a svincolarsi da certi legami.

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