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22 Gennaio 2011...da Franca ricevo e condivido...L'AMORE DI GESU' PER GLI ANIMALI...
Amore e Luce....ai
Piedi del Maestro!! ♥
Un interessante opuscolo da
leggere:
http://www.scribd.com/doc/13748539/CW-Leadbeater-Vegetarismo-e-Occultismo
_________________
Chi vive nel Cuore è salvo
Perché la sua forza è l'Amore
Che vive nel terreno della Luminosità
Che espande in tutto l'Universo
la vibrazione armonica
del NON TEMPO
٠☆✫*".•*´¨`*•.ღ*·٠•●♥❤ Ƹ̵̡Ӝ̵̨̄Ʒ"
UN ABBRACCIO INFINITO,
SORELLA CARA, NELLA LUCE DEL DIVINO...
٠☆✫*".•*´¨`*•.ღ*·٠•●♥❤ Ƹ̵̡Ӝ̵̨̄Ʒ" patty ٠☆✫*".•*´¨`*•.ღ*·٠•●♥❤ Ƹ̵̡Ӝ̵̨̄Ʒ"
Da: FRANCA <rosaamore2008@alice.it>
Oggetto: Fwd: Fwd: Non fu la carne a favorire l'evoluzione
A:
Data: Giovedì 20 gennaio 2011, 01:10
-------
Sapete che sono vegetariana ? forse no, vero
? lo sono da più di 30 anni, ma non ho mai fatto proselitismo in questo
senso......
ritengo che la scelta di non cibarsi più di cibi provenienti da animali, possa
venire soltanto da una profonda presa di coscienza interiore, o da una ancor
più profonda esigenza di benessere e di salute, e, chissà, se, e quando
sarà il vostro momento.....ma, intanto, come ho già scritto
INFORMATEVI INFORMATEVI.......
franca
-------- Messaggio originale --------
<>
>
Non è possibile avere certezze sulle cause che portarono un ramo dei
primati a svilupparsi maggiormente fino a produrre l’attuale homo sapiens
sapiens. Si possono solo fare delle ipotesi. Probabilmente lo sviluppo
dell’intelligenza dell’ominide fu favorita dalla sua posizione eretta da bipede
che liberò le mani e lo spronò a costruire utensili, a questo si aggiunse lo
sviluppo del linguaggio, ma probabilmente fu la necessità di doversi difendere
dai predatori della savana ad aguzzare l’ingegno dell’ominide e successivamente
l’utilizzo sistematico dei semi e cereali che consentì una costante introduzione
del carburante necessario allo sviluppo del suo cervello, non certo le proteine
di origine animale la cui assunzione è causa di molte patologie che incidono
negativamente anche sul cervello.
Gli esquimesi che si nutrono quasi esclusivamente di carne, o le tribù
indigene che ancora vivono prevalentemente di caccia, dovrebbero essere tra le
popolazioni più evolute e intelligenti, mentre in realtà non si sono mai
distinte in nessuna disciplina culturale, scientifica o artistica.
Il carburante del nostro cervello è il glucosio, combustibile ricavabile
solo dagli alimenti di origine vegetale (ad eccezione del latte che lo
contiene combinato con il galattosio), quindi l’intelligenza ha bisogno di
calorie per svilupparsi che vengono tratte prevalentemente da cereali e
verdure. L’adozione dei semi nell’alimentazione umana e cereali causa maggiore
produzione di insulina e garantisce riserve caloriche in caso di eventuali
carestie e i grandi freddi invernali.
L’animale carnivoro ha succhi gastrici 10-20 volte più potenti dei nostri,
il rene è due volte più grosso di quello di un animale erbivoro, e l’intestino
3 volte la lunghezza del tronco, per permettere il rapido smaltimento dei
residui tossici della carne. La carne va in putrefazione nel lungo il
tubo gastrointestinale umano perché le proteine animali, protette da un pesante
guscio lipidico, non vengono demolite e disgregate completamente dai deboli
acidi di cui è dotato l’apparato gastrico umano e lasciano pesanti e pericolosi
residui tossici. Gilbert e Dominicé, ricercatori belgi, hanno provato mediante
esperimenti che l’assunzione di carne provoca nel tubo intestinale un aumento
di germi patogeni che passa da 2000 unità a 70 000 per mmc., non certo
benefici per l’organismo.
Inoltre, le proteine causano aumento di cortisolo nel sangue con
conseguente calo della memoria. Eccessi proteici generano amiloidosi che porta
alla comparsa nell’encefalo di una sostanza, che si produce a seguito ad una
alterazione del metabolismo proteico, che porta all’invecchiamento precoce e
quindi al morbo di Alzheimer che è appunto una malattia degenerativa
dell’encefalo. Il celebre studioso Tennis J. Selkoe a tal proposito afferma:
“Quando nell’encefalo si accumulano quantità eccessive di proteina amiloide,
può insorgere la malattia di Alzheimer, anche se l’amiloide è secreto dal
mesenchima solo se viene sovraccaricato da un’eccessiva quantità di proteine.
Infatti in regime ipoproteico la situazione migliora. Inoltre al Salk Istitute
di La Jolla, una equipe medica diretta da Cristian Behl e David Shubert ha
scoperto che l’accumulo nel cervello dei colpiti dall’Alzheimer della proteina
nota come beta-amiloide provoca la formazione di una notevole quantità di
radicali liberi che danneggia, appunto, le cellule nervose.
La carne genera: radicali liberi, leucocitosi digestiva, crisi
enzimatica, carenza di vitamine, aumento di colesterolo, acidificazione del sangue,
prelazione di calcio, uricemia, ipertensione, reumatismo, gotta, cancro. Considerati
i danni che produce è difficile sostenere che sia la carne ad aver determinato
l’evoluzione e l’intelligenza umana.
22 Gennaio 2011...da Franca ricevo e condivido...L'AMORE DI GESU' PER GLI ANIMALI...
A
seguito del messaggio da me inviato sul vegetarismo ( riportato anche alla fine
di questo messaggio ) una carissima amica, illuminata e spinta dalla Luce
Divina che si esprime dentro di Lei, ha inviato, per la meraviglia e la
gioia del mio cuore e di tutti noi, IL PENSIERO DI GESU' ,al
riguardo,, desunto dalle Scritture Sacre.
Profondamente grata, lo dono a tutti voi
seguito del messaggio da me inviato sul vegetarismo ( riportato anche alla fine
di questo messaggio ) una carissima amica, illuminata e spinta dalla Luce
Divina che si esprime dentro di Lei, ha inviato, per la meraviglia e la
gioia del mio cuore e di tutti noi, IL PENSIERO DI GESU' ,al
riguardo,, desunto dalle Scritture Sacre.
Profondamente grata, lo dono a tutti voi
franca
L'AMORE DI GESU' PER GLI ANIMALI ♥
L'amore di Gesù per gli animali finora tenuto nascosto
"In verità, Io vi dico, che sono venuto nel mondo per abolire
tutti i sacrifici di sangue e il cibarsi della carne degli animali e degli
uccelli che vengono macellati dall'uomo".
Guai ai cacciatori!
Mentre Gesù camminava con alcuni discepoli, incontrò un uomo che addestrava
cani per cacciare altri animali; e disse all'uomo: "Perché lo fai?" E
l'uomo replicò: "Perché vivo di questo. Che utilità hanno questi animali?
Sono deboli, mentre i cani sono forti". E Gesù gli disse: "Ti mancano
la sapienza e l'amore. Vedi, ogni essere creato da Dio ha il suo senso e il suo
scopo. E chi può dire cosa c'è di buono in esso e quale utilità ha per te o per
l'umanità? E per quanto riguarda ciò che ti occorre per vivere: guarda i campi,
come sono fertili e rigogliosi e gli alberi che portano frutti e le erbe! Che
vuoi di più di quanto ti dà l'onesto lavoro delle tue mani? Guai ai forti che
abusano della loro forza! Guai al furbo che ferisce le creature di Dio! Guai ai
cacciatori! Perché essi stessi verranno cacciati". E l'uomo fu assai
sorpreso e smise di ammaestrare i cani per la caccia ed insegnò loro a salvare
la vita anziché uccidere. E accettò l'insegnamento di Gesù e divenne Suo
seguace.
Gesù libera gli animali
Un giorno, dopo che Gesù ebbe terminato il Suo discorso, accadde che in un
luogo vicino a Tiberiade, dove vi sono sette fonti, un giovane Gli portò
conigli e colombe vive, perché li consumasse con i Suoi discepoli. E Gesù
guardò il giovane con amore e gli disse: "Hai un buon cuore e Dio ti
illuminerà; ma non sai che in principio Dio diede all'uomo come cibo i frutti
della terra, e non lo fece inferiore alla scimmia o al bue o al cavallo o alla
pecora; perché dunque dovrebbe uccidere le creature che convivono con lui per
consumarne la carne ed il sangue? Voi credete che Mosè abbia comandato a
ragione di sacrificare e consumare tali creature e lo fate nel tempio; ma vedi,
davanti a te sta Uno ancor più grande di Mosè che viene per abolire i sacrifici
di sangue della Legge e i festini, per ristabilire i doni puri e il sacrificio
senza macchia di sangue, come era in principio, ossia cereali e frutti della
terra. Perciò lasciate in libertà le creature, affinché gioiscano in Dio e non
siano motivo di colpa per gli uomini". E il giovane le liberò e Gesù ruppe
le loro gabbie e i loro lacci. Ma ecco che esse temevano di essere nuovamente
imprigionate e non volevano allontanarsi da Lui. Ed Egli parlò loro dicendo di
andarsene ed esse ubbidirono alle Sue parole e se ne scapparono piene di gioia.
Gesù libera gli uccelli
E un giorno il ragazzo Gesù giunse in un luogo dove era stata posta una
trappola per gli uccelli e alcuni ragazzi vi stavano appresso. E Gesù disse
loro: "Chi ha messo questo laccio per le creature innocenti di Dio? Ecco,
costoro verranno imprigionati in un laccio nello stesso modo". E scorse
dodici passeri che sembravano morti. E passò le Sue mani su di essi, dicendo
loro: "Volate via e pensate a Me fino a che vivrete". E si levarono e
volarono via con gran cinguettare. I Giudei che videro tutto questo furono
molto stupiti e lo raccontarono ai sacerdoti.
Gesù guarisce un cavallo
Accadde che il Signore lasciò la città per andare sui monti con i Suoi
discepoli. E giunsero a un monte con sentieri molto ripidi. Lì incontrarono un
uomo con un animale da soma. Ma il cavallo si era accasciato estenuato per il
troppo peso. L'uomo lo picchiò fino a che cominciò a sanguinare. E Gesù si
avvicinò a lui e gli disse: "Tu figlio della crudeltà, perché frusti il
tuo animale? Non vedi che è troppo debole per il peso che porta e non sai che
sta soffrendo?" Ma l'uomo replicò: "Che cosa te ne importa? Posso
frustare l'animale finché mi piace, perché mi appartiene ed io l'ho acquistato
per una grossa somma di danaro. Chiedilo a quelli che sono con Te, sono i miei
vicini e lo sanno". E alcuni dei discepoli risposero e dissero: "Sì,
Signore, è così come dice, eravamo presenti quando comprò il cavallo". E
il Signore replicò: "Non vedete come sanguina e non udite come geme e come
si lamenta?" Ed essi risposero dicendo: "No, Signore, non sentiamo
come geme e come si lamenta!" E il Signore si rattristò e disse:
"Guai a voi che, a causa dell'insensibilità del vostro cuore, non udite
come l'animale si lamenta e come implora pietà verso il suo Creatore celeste, e
tre volte guai a colui contro il quale grida e si lamenta nel suo
tormento!" E, si fece avanti e toccò il cavallo, e l'animale si alzò e le
sue ferite erano guarite. Ma all'uomo disse: "Va' ora per la tua strada e
in futuro non picchiarlo più, se speri anche tu di trovare misericordia".
E vedendo sopraggiungere il popolo, Gesù disse ai Suoi discepoli: "Io Sono
malato a causa del malato, Io patisco la fame a causa dell'affamato. Io patisco
la sete a causa dell'assetato". Ed Egli disse anche: "Io Sono venuto
per abolire i sacrifici e le feste cruente. Se non smetterete di sacrificare e
consumare la carne ed il sangue degli animali, l'ira di Dio non cesserà di
abbattersi su di voi; così come accadde ai vostri antenati nel deserto che
gioivano dei piaceri della carne e che s'imputridirono e furono consunti dalle
epidemie.
Gesù aiuta un cammello
Andando a Gerusalemme, Gesù incontrò un cammello con un pesante carico di
legna. Il cammello non ce la faceva a trasportarlo sul monte e il cammelliere
lo picchiava e lo maltrattava spietatamente, senza però riuscire a smuovere
l'animale. Gesù, vedendolo, gli disse: "Perché colpisci tuo
fratello?" E l'uomo replicò: "Non sapevo che fosse mio fratello. Non
è forse un animale da soma, fatto per servirmi?" E Gesù disse: "Non è
forse lo stesso Dio che ha creato questo animale con la stessa sostanza dei
tuoi figli che ti servono e non avete ricevuto tutti e due lo stesso respiro da
Dio?" E l'uomo si meravigliò alquanto di questo discorso. Smise di picchiare
il cammello e lo liberò da una parte del suo peso. E il cammello salì sul monte
e Gesù camminava davanti a lui e non si fermò fino al termine del tragitto di
quel giorno. Il cammello riconobbe Gesù, poiché aveva sentito l'amore di Dio in
Lui. E l'uomo volle conoscere meglio il Suo insegnamento e Gesù lo istruì
volentieri e questi divenne Suo seguace.
Parole di Gesù contro i sacrifici di sangue
Gesù istruiva i Suoi discepoli nell'atrio esterno del tempio ed uno di loro Gli
disse: "Maestro, i sacerdoti dicono che non esiste il perdono dei peccati
senza spargimento di sangue. I sacrifici di sangue prescritti dalla legge
possono togliere i peccati?" E Gesù rispose: "Nessun sacrificio di
sangue, di animali, uccelli o uomini, può togliere i peccati. Come può infatti
essere cancellata una colpa versando sangue innocente? No, anzi esso ingrandirà
ancor più la colpa. Certo i sacerdoti ricevono tali sacrifici come
riconciliazione da parte dei credenti per le trasgressioni commesse contro la
legge di Mosè, ma per i peccati contro la Legge di Dio non esiste perdono, se
non attraverso il pentimento e il miglioramento.
Parole di Gesù contro il mangiare carne
Non sta forse scritto nei profeti: prendete i vostri sacrifici di sangue ed i
vostri olocausti e aboliteli? Smettete di mangiar carne, poiché Io non ne
parlai ai vostri padri, né lo comandai loro quando li liberai dall'Egitto. Ho
comandato invece: Ubbidite alla Mia voce e percorrete le vie che vi ho
comandato e diverrete il Mio popolo e starete bene. Ma essi non erano disposti
a farlo e non ascoltarono. E che cosa vi comanda l'Eterno se non di esercitare
giustizia e misericordia e di camminare umilmente con il vostro Dio? Non sta
scritto che in principio Dio destinò a tutti gli esseri in carne ed ossa di
cibarsi dei frutti degli alberi, dei semi e delle erbe? Ma della casa di
preghiera hanno fatto una spelonca di ladri e anziché compiere sacrifici puri
d'incenso hanno imbrattato di sangue i Miei altari ed hanno mangiato la carne
degli animali macellati. Ma Io vi dico: non versate sangue innocente, né
mangiate carne. Siate onesti, amate la misericordia ed agite rettamente e le
vostre giornate saranno lunghe sulla terra.
Gli animali sono nostri fratelli e sorelle
Gesù giunse in un villaggio dove vide un gattino randagio che soffriva di fame
e Lo implorava miagolando. Lo raccolse da terra, l'avvolse nel suo mantello e
lo fece riposare sul Suo petto. E attraversando il villaggio, diede al gatto da
mangiare e da bere. Ed esso mangiò e bevve e Gli dimostrò la sua gratitudine.
Ed Egli lo diede ad una delle Sue discepole, una vedova di nome Lorenza che se
ne prese cura. Ed alcuni del popolo dissero: "Quest'uomo si prende cura di
tutti gli animali. Sono forse Suoi fratelli e sorelle da amarli così
tanto?" Ed Egli disse loro: "In verità, questi sono i vostri
confratelli della grande famiglia di Dio, vostri fratelli e sorelle, che hanno
lo stesso soffio di vita dell'Eterno. E chiunque si prende cura del più piccino
di essi e gli dà da mangiare e bere nella sua pena, lo fa a Me; e chi permette
intenzionalmente che uno di essi abbia a soffrire penuria e non lo protegge
quando viene maltrattato, permettendo che avvenga questa malvagità, è come se
fosse stata inflitta a Me. Infatti, ciò che avete fatto in questa vita, verrà fatto
a voi nella prossima.
Parole di Gesù sul modo giusto di alimentarsi
Ed alcuni Suoi discepoli vennero a Lui e Gli parlarono di un Egiziano, figlio
di Belial, che insegnava che non era contrario alla Legge tormentare gli
animali, se la loro sofferenza fosse di utilità agli uomini. E Gesù disse loro:
"In verità, vi dico, chi trae profitto dall'ingiustizia inflitta ad una
creatura di Dio, non può essere retto. E tantomeno coloro che hanno le mani
macchiate di sangue oppure la bocca infettata dalla carne possono trattare cose
sacre o insegnare i misteri del cielo. Dio dà come nutrimento i cereali e i
frutti della terra; e per l'uomo retto questo è l'unico giusto cibo per il
corpo. Il ladro che irrompe in una casa costruita da uomini si rende colpevole;
ma anche i più piccoli di coloro che irrompono in una casa costruita da Dio
sono i più grandi peccatori. Perciò Io dico a tutti coloro che vogliono
divenire Miei discepoli: non macchiate le vostre mani spargendo sangue e fate
sì che le vostre labbra non tocchino carne; infatti, Dio è retto e buono ed ha
comandato che gli uomini vivano solamente dei frutti e dei semi della terra. Ma
se un animale soffre molto, sicché la sua vita gli causa tormento, oppure se
diviene pericoloso per voi, liberatelo dalla sua vita nel modo più rapido e con
meno sofferenza possibile. Inviatelo nell'aldilà con amore e misericordia e
senza tormentarlo e Dio, vostro Padre, vi mostrerà misericordia, come voi siete
stati misericordiosi verso coloro che sono stati posti nelle vostre mani. E ciò
che farete al più piccolo dei Miei figli, lo farete a Me, poiché Io Sono in
essi ed essi sono in Me, anzi, Io Sono in tutte le creature e tutte le creature
sono in Me. Anch'Io gioisco di tutte le loro gioie ed anch'Io soffro di tutti i
loro dolori. Perciò vi dico: siate buoni gli uni con gli altri e con tutte le
creature di Dio".
La conversione dell'uccellaio
E mentre andava a Gerico, Gesù incontrò un uomo con alcune giovani colombe ed
una gabbia piena di uccelli che aveva catturato. E vide come soffrivano, perché
avevano perso la loro libertà ed avevano anche fame e sete. E disse all'uomo:
"Che cosa ne fai?" E l'uomo rispose: "Vivo degli uccelli che
vendo e che ho catturato". E Gesù gli disse: "Che penseresti se un
uomo più forte o più furbo di te ti catturasse e ti incatenasse, oppure se
gettasse in prigione anche tua moglie o i tuoi figli insieme a te, per venderti
e trarne profitto e per guadagnarsi così da vivere? Non sono forse anch'essi
creature simili a te, solo più deboli? E non è lo stesso Dio, Padre e Madre,
che provvede ad essi come a te? Lascia in libertà questi tuoi piccoli fratelli
e sorelle e bada a non rifare più tali cose, ma a guadagnarti onestamente il
tuo pane". E l'uomo si meravigliò di queste parole e della Sua autorità e
lasciò liberi gli uccelli che, usciti dalla gabbia, volarono da Gesù e si
posarono sulle Sue spalle e cantarono per Lui. E l'uomo Gli chiese di
spiegargli il Suo insegnamento e prese la sua strada ed imparò a intrecciare
cesti. Si guadagnò il pane con il suo lavoro, distrusse le sue gabbie e le sue
trappole e divenne un discepolo di Gesù. "In verità, vi dico, che Io sono
venuto nel mondo per abolire tutti i sacrifici di sangue e il consumo della
carne di animali ed uccelli macellati dagli uomini".
L'amore di Gesù per gli animali finora tenuto nascosto
"In verità, Io vi dico, che sono venuto nel mondo per abolire
tutti i sacrifici di sangue e il cibarsi della carne degli animali e degli
uccelli che vengono macellati dall'uomo".
Guai ai cacciatori!
Mentre Gesù camminava con alcuni discepoli, incontrò un uomo che addestrava
cani per cacciare altri animali; e disse all'uomo: "Perché lo fai?" E
l'uomo replicò: "Perché vivo di questo. Che utilità hanno questi animali?
Sono deboli, mentre i cani sono forti". E Gesù gli disse: "Ti mancano
la sapienza e l'amore. Vedi, ogni essere creato da Dio ha il suo senso e il suo
scopo. E chi può dire cosa c'è di buono in esso e quale utilità ha per te o per
l'umanità? E per quanto riguarda ciò che ti occorre per vivere: guarda i campi,
come sono fertili e rigogliosi e gli alberi che portano frutti e le erbe! Che
vuoi di più di quanto ti dà l'onesto lavoro delle tue mani? Guai ai forti che
abusano della loro forza! Guai al furbo che ferisce le creature di Dio! Guai ai
cacciatori! Perché essi stessi verranno cacciati". E l'uomo fu assai
sorpreso e smise di ammaestrare i cani per la caccia ed insegnò loro a salvare
la vita anziché uccidere. E accettò l'insegnamento di Gesù e divenne Suo
seguace.
Gesù libera gli animali
Un giorno, dopo che Gesù ebbe terminato il Suo discorso, accadde che in un
luogo vicino a Tiberiade, dove vi sono sette fonti, un giovane Gli portò
conigli e colombe vive, perché li consumasse con i Suoi discepoli. E Gesù
guardò il giovane con amore e gli disse: "Hai un buon cuore e Dio ti
illuminerà; ma non sai che in principio Dio diede all'uomo come cibo i frutti
della terra, e non lo fece inferiore alla scimmia o al bue o al cavallo o alla
pecora; perché dunque dovrebbe uccidere le creature che convivono con lui per
consumarne la carne ed il sangue? Voi credete che Mosè abbia comandato a
ragione di sacrificare e consumare tali creature e lo fate nel tempio; ma vedi,
davanti a te sta Uno ancor più grande di Mosè che viene per abolire i sacrifici
di sangue della Legge e i festini, per ristabilire i doni puri e il sacrificio
senza macchia di sangue, come era in principio, ossia cereali e frutti della
terra. Perciò lasciate in libertà le creature, affinché gioiscano in Dio e non
siano motivo di colpa per gli uomini". E il giovane le liberò e Gesù ruppe
le loro gabbie e i loro lacci. Ma ecco che esse temevano di essere nuovamente
imprigionate e non volevano allontanarsi da Lui. Ed Egli parlò loro dicendo di
andarsene ed esse ubbidirono alle Sue parole e se ne scapparono piene di gioia.
Gesù libera gli uccelli
E un giorno il ragazzo Gesù giunse in un luogo dove era stata posta una
trappola per gli uccelli e alcuni ragazzi vi stavano appresso. E Gesù disse
loro: "Chi ha messo questo laccio per le creature innocenti di Dio? Ecco,
costoro verranno imprigionati in un laccio nello stesso modo". E scorse
dodici passeri che sembravano morti. E passò le Sue mani su di essi, dicendo
loro: "Volate via e pensate a Me fino a che vivrete". E si levarono e
volarono via con gran cinguettare. I Giudei che videro tutto questo furono
molto stupiti e lo raccontarono ai sacerdoti.
Gesù guarisce un cavallo
Accadde che il Signore lasciò la città per andare sui monti con i Suoi
discepoli. E giunsero a un monte con sentieri molto ripidi. Lì incontrarono un
uomo con un animale da soma. Ma il cavallo si era accasciato estenuato per il
troppo peso. L'uomo lo picchiò fino a che cominciò a sanguinare. E Gesù si
avvicinò a lui e gli disse: "Tu figlio della crudeltà, perché frusti il
tuo animale? Non vedi che è troppo debole per il peso che porta e non sai che
sta soffrendo?" Ma l'uomo replicò: "Che cosa te ne importa? Posso
frustare l'animale finché mi piace, perché mi appartiene ed io l'ho acquistato
per una grossa somma di danaro. Chiedilo a quelli che sono con Te, sono i miei
vicini e lo sanno". E alcuni dei discepoli risposero e dissero: "Sì,
Signore, è così come dice, eravamo presenti quando comprò il cavallo". E
il Signore replicò: "Non vedete come sanguina e non udite come geme e come
si lamenta?" Ed essi risposero dicendo: "No, Signore, non sentiamo
come geme e come si lamenta!" E il Signore si rattristò e disse:
"Guai a voi che, a causa dell'insensibilità del vostro cuore, non udite
come l'animale si lamenta e come implora pietà verso il suo Creatore celeste, e
tre volte guai a colui contro il quale grida e si lamenta nel suo
tormento!" E, si fece avanti e toccò il cavallo, e l'animale si alzò e le
sue ferite erano guarite. Ma all'uomo disse: "Va' ora per la tua strada e
in futuro non picchiarlo più, se speri anche tu di trovare misericordia".
E vedendo sopraggiungere il popolo, Gesù disse ai Suoi discepoli: "Io Sono
malato a causa del malato, Io patisco la fame a causa dell'affamato. Io patisco
la sete a causa dell'assetato". Ed Egli disse anche: "Io Sono venuto
per abolire i sacrifici e le feste cruente. Se non smetterete di sacrificare e
consumare la carne ed il sangue degli animali, l'ira di Dio non cesserà di
abbattersi su di voi; così come accadde ai vostri antenati nel deserto che
gioivano dei piaceri della carne e che s'imputridirono e furono consunti dalle
epidemie.
Gesù aiuta un cammello
Andando a Gerusalemme, Gesù incontrò un cammello con un pesante carico di
legna. Il cammello non ce la faceva a trasportarlo sul monte e il cammelliere
lo picchiava e lo maltrattava spietatamente, senza però riuscire a smuovere
l'animale. Gesù, vedendolo, gli disse: "Perché colpisci tuo
fratello?" E l'uomo replicò: "Non sapevo che fosse mio fratello. Non
è forse un animale da soma, fatto per servirmi?" E Gesù disse: "Non è
forse lo stesso Dio che ha creato questo animale con la stessa sostanza dei
tuoi figli che ti servono e non avete ricevuto tutti e due lo stesso respiro da
Dio?" E l'uomo si meravigliò alquanto di questo discorso. Smise di picchiare
il cammello e lo liberò da una parte del suo peso. E il cammello salì sul monte
e Gesù camminava davanti a lui e non si fermò fino al termine del tragitto di
quel giorno. Il cammello riconobbe Gesù, poiché aveva sentito l'amore di Dio in
Lui. E l'uomo volle conoscere meglio il Suo insegnamento e Gesù lo istruì
volentieri e questi divenne Suo seguace.
Parole di Gesù contro i sacrifici di sangue
Gesù istruiva i Suoi discepoli nell'atrio esterno del tempio ed uno di loro Gli
disse: "Maestro, i sacerdoti dicono che non esiste il perdono dei peccati
senza spargimento di sangue. I sacrifici di sangue prescritti dalla legge
possono togliere i peccati?" E Gesù rispose: "Nessun sacrificio di
sangue, di animali, uccelli o uomini, può togliere i peccati. Come può infatti
essere cancellata una colpa versando sangue innocente? No, anzi esso ingrandirà
ancor più la colpa. Certo i sacerdoti ricevono tali sacrifici come
riconciliazione da parte dei credenti per le trasgressioni commesse contro la
legge di Mosè, ma per i peccati contro la Legge di Dio non esiste perdono, se
non attraverso il pentimento e il miglioramento.
Parole di Gesù contro il mangiare carne
Non sta forse scritto nei profeti: prendete i vostri sacrifici di sangue ed i
vostri olocausti e aboliteli? Smettete di mangiar carne, poiché Io non ne
parlai ai vostri padri, né lo comandai loro quando li liberai dall'Egitto. Ho
comandato invece: Ubbidite alla Mia voce e percorrete le vie che vi ho
comandato e diverrete il Mio popolo e starete bene. Ma essi non erano disposti
a farlo e non ascoltarono. E che cosa vi comanda l'Eterno se non di esercitare
giustizia e misericordia e di camminare umilmente con il vostro Dio? Non sta
scritto che in principio Dio destinò a tutti gli esseri in carne ed ossa di
cibarsi dei frutti degli alberi, dei semi e delle erbe? Ma della casa di
preghiera hanno fatto una spelonca di ladri e anziché compiere sacrifici puri
d'incenso hanno imbrattato di sangue i Miei altari ed hanno mangiato la carne
degli animali macellati. Ma Io vi dico: non versate sangue innocente, né
mangiate carne. Siate onesti, amate la misericordia ed agite rettamente e le
vostre giornate saranno lunghe sulla terra.
Gli animali sono nostri fratelli e sorelle
Gesù giunse in un villaggio dove vide un gattino randagio che soffriva di fame
e Lo implorava miagolando. Lo raccolse da terra, l'avvolse nel suo mantello e
lo fece riposare sul Suo petto. E attraversando il villaggio, diede al gatto da
mangiare e da bere. Ed esso mangiò e bevve e Gli dimostrò la sua gratitudine.
Ed Egli lo diede ad una delle Sue discepole, una vedova di nome Lorenza che se
ne prese cura. Ed alcuni del popolo dissero: "Quest'uomo si prende cura di
tutti gli animali. Sono forse Suoi fratelli e sorelle da amarli così
tanto?" Ed Egli disse loro: "In verità, questi sono i vostri
confratelli della grande famiglia di Dio, vostri fratelli e sorelle, che hanno
lo stesso soffio di vita dell'Eterno. E chiunque si prende cura del più piccino
di essi e gli dà da mangiare e bere nella sua pena, lo fa a Me; e chi permette
intenzionalmente che uno di essi abbia a soffrire penuria e non lo protegge
quando viene maltrattato, permettendo che avvenga questa malvagità, è come se
fosse stata inflitta a Me. Infatti, ciò che avete fatto in questa vita, verrà fatto
a voi nella prossima.
Parole di Gesù sul modo giusto di alimentarsi
Ed alcuni Suoi discepoli vennero a Lui e Gli parlarono di un Egiziano, figlio
di Belial, che insegnava che non era contrario alla Legge tormentare gli
animali, se la loro sofferenza fosse di utilità agli uomini. E Gesù disse loro:
"In verità, vi dico, chi trae profitto dall'ingiustizia inflitta ad una
creatura di Dio, non può essere retto. E tantomeno coloro che hanno le mani
macchiate di sangue oppure la bocca infettata dalla carne possono trattare cose
sacre o insegnare i misteri del cielo. Dio dà come nutrimento i cereali e i
frutti della terra; e per l'uomo retto questo è l'unico giusto cibo per il
corpo. Il ladro che irrompe in una casa costruita da uomini si rende colpevole;
ma anche i più piccoli di coloro che irrompono in una casa costruita da Dio
sono i più grandi peccatori. Perciò Io dico a tutti coloro che vogliono
divenire Miei discepoli: non macchiate le vostre mani spargendo sangue e fate
sì che le vostre labbra non tocchino carne; infatti, Dio è retto e buono ed ha
comandato che gli uomini vivano solamente dei frutti e dei semi della terra. Ma
se un animale soffre molto, sicché la sua vita gli causa tormento, oppure se
diviene pericoloso per voi, liberatelo dalla sua vita nel modo più rapido e con
meno sofferenza possibile. Inviatelo nell'aldilà con amore e misericordia e
senza tormentarlo e Dio, vostro Padre, vi mostrerà misericordia, come voi siete
stati misericordiosi verso coloro che sono stati posti nelle vostre mani. E ciò
che farete al più piccolo dei Miei figli, lo farete a Me, poiché Io Sono in
essi ed essi sono in Me, anzi, Io Sono in tutte le creature e tutte le creature
sono in Me. Anch'Io gioisco di tutte le loro gioie ed anch'Io soffro di tutti i
loro dolori. Perciò vi dico: siate buoni gli uni con gli altri e con tutte le
creature di Dio".
La conversione dell'uccellaio
E mentre andava a Gerico, Gesù incontrò un uomo con alcune giovani colombe ed
una gabbia piena di uccelli che aveva catturato. E vide come soffrivano, perché
avevano perso la loro libertà ed avevano anche fame e sete. E disse all'uomo:
"Che cosa ne fai?" E l'uomo rispose: "Vivo degli uccelli che
vendo e che ho catturato". E Gesù gli disse: "Che penseresti se un
uomo più forte o più furbo di te ti catturasse e ti incatenasse, oppure se
gettasse in prigione anche tua moglie o i tuoi figli insieme a te, per venderti
e trarne profitto e per guadagnarsi così da vivere? Non sono forse anch'essi
creature simili a te, solo più deboli? E non è lo stesso Dio, Padre e Madre,
che provvede ad essi come a te? Lascia in libertà questi tuoi piccoli fratelli
e sorelle e bada a non rifare più tali cose, ma a guadagnarti onestamente il
tuo pane". E l'uomo si meravigliò di queste parole e della Sua autorità e
lasciò liberi gli uccelli che, usciti dalla gabbia, volarono da Gesù e si
posarono sulle Sue spalle e cantarono per Lui. E l'uomo Gli chiese di
spiegargli il Suo insegnamento e prese la sua strada ed imparò a intrecciare
cesti. Si guadagnò il pane con il suo lavoro, distrusse le sue gabbie e le sue
trappole e divenne un discepolo di Gesù. "In verità, vi dico, che Io sono
venuto nel mondo per abolire tutti i sacrifici di sangue e il consumo della
carne di animali ed uccelli macellati dagli uomini".
Amore e Luce....ai
Piedi del Maestro!! ♥
Un interessante opuscolo da
leggere:
http://www.scribd.com/doc/13748539/CW-Leadbeater-Vegetarismo-e-Occultismo
_________________
Chi vive nel Cuore è salvo
Perché la sua forza è l'Amore
Che vive nel terreno della Luminosità
Che espande in tutto l'Universo
la vibrazione armonica
del NON TEMPO
٠☆✫*".•*´¨`*•.ღ*·٠•●♥❤ Ƹ̵̡Ӝ̵̨̄Ʒ"
UN ABBRACCIO INFINITO,
SORELLA CARA, NELLA LUCE DEL DIVINO...
٠☆✫*".•*´¨`*•.ღ*·٠•●♥❤ Ƹ̵̡Ӝ̵̨̄Ʒ" patty ٠☆✫*".•*´¨`*•.ღ*·٠•●♥❤ Ƹ̵̡Ӝ̵̨̄Ʒ"
Da: FRANCA <rosaamore2008@alice.it>
Oggetto: Fwd: Fwd: Non fu la carne a favorire l'evoluzione
A:
Data: Giovedì 20 gennaio 2011, 01:10
-------
Sapete che sono vegetariana ? forse no, vero
? lo sono da più di 30 anni, ma non ho mai fatto proselitismo in questo
senso......
ritengo che la scelta di non cibarsi più di cibi provenienti da animali, possa
venire soltanto da una profonda presa di coscienza interiore, o da una ancor
più profonda esigenza di benessere e di salute, e, chissà, se, e quando
sarà il vostro momento.....ma, intanto, come ho già scritto
INFORMATEVI INFORMATEVI.......
franca
-------- Messaggio originale --------
Oggetto: | <>
>Non fu la carne a favorire l'evoluzione | <>
>
Data: | <>
>Wed, 19 Jan 2011 11:30:21 +0100 | <>
>
Mittente: | <>
>Franco Libero Manco <francolibero.manco@fastwebnet.it> | <>
>
A: | <>
>Franco Libero Manco <francolibero.manco@fastwebnet.it> | <>
>
VEGETARISMO: EVOLUZIONE SOCIALE
Associazione Vegetariana Animalista
Associazione di Volontariato Onlus affiliata all’EVU
via Cesena 14 Roma 00182 tel. 06 7022863 – 3339633050
c.c.p.n. 58343153; c.f.n. 97365030580
In collaborazione con ABIN (Associazione Bergamasca di
Igiene Naturale)
Igiene Naturale)
NON FU LA CARNE A FAVORIRE L’EVOLUZIONE DELL’OMINIDE
Franco Libero Manco
Questo è ciò che credono coloro che considerano, in modo superficiale, la coincidenza
tra l’introduzione della carne nella dieta dell’uomo dei primordi e lo sviluppo
del cervello umano. Si sostiene anche che la pesca abbia contribuito all’evoluzione
con l’introduzione dei grassi omega 3, (come se tali acidi grassi fossero
prerogativa solo del pesce, che tra l’altro sarebbe stato difficile
procacciarsi nella foresta intertropicale). Affermazioni non supportate da
studi antropologici dal momento che non è possibile che prodotti incompatibili
con la nostra natura di animali fondamentalmente frugivori possano aver
favorito la nostra evoluzione; se così fosse basterebbe somministrare della
carne ai nostri cugini scimpanzé per agevolare la loro intelligenza, mentre
esperimenti effettuati dimostrano che l’introduzione della carne nella loro
dieta sviluppa le stesse malattie degli umani.
tra l’introduzione della carne nella dieta dell’uomo dei primordi e lo sviluppo
del cervello umano. Si sostiene anche che la pesca abbia contribuito all’evoluzione
con l’introduzione dei grassi omega 3, (come se tali acidi grassi fossero
prerogativa solo del pesce, che tra l’altro sarebbe stato difficile
procacciarsi nella foresta intertropicale). Affermazioni non supportate da
studi antropologici dal momento che non è possibile che prodotti incompatibili
con la nostra natura di animali fondamentalmente frugivori possano aver
favorito la nostra evoluzione; se così fosse basterebbe somministrare della
carne ai nostri cugini scimpanzé per agevolare la loro intelligenza, mentre
esperimenti effettuati dimostrano che l’introduzione della carne nella loro
dieta sviluppa le stesse malattie degli umani.
Non è possibile avere certezze sulle cause che portarono un ramo dei
primati a svilupparsi maggiormente fino a produrre l’attuale homo sapiens
sapiens. Si possono solo fare delle ipotesi. Probabilmente lo sviluppo
dell’intelligenza dell’ominide fu favorita dalla sua posizione eretta da bipede
che liberò le mani e lo spronò a costruire utensili, a questo si aggiunse lo
sviluppo del linguaggio, ma probabilmente fu la necessità di doversi difendere
dai predatori della savana ad aguzzare l’ingegno dell’ominide e successivamente
l’utilizzo sistematico dei semi e cereali che consentì una costante introduzione
del carburante necessario allo sviluppo del suo cervello, non certo le proteine
di origine animale la cui assunzione è causa di molte patologie che incidono
negativamente anche sul cervello.
Gli esquimesi che si nutrono quasi esclusivamente di carne, o le tribù
indigene che ancora vivono prevalentemente di caccia, dovrebbero essere tra le
popolazioni più evolute e intelligenti, mentre in realtà non si sono mai
distinte in nessuna disciplina culturale, scientifica o artistica.
Il carburante del nostro cervello è il glucosio, combustibile ricavabile
solo dagli alimenti di origine vegetale (ad eccezione del latte che lo
contiene combinato con il galattosio), quindi l’intelligenza ha bisogno di
calorie per svilupparsi che vengono tratte prevalentemente da cereali e
verdure. L’adozione dei semi nell’alimentazione umana e cereali causa maggiore
produzione di insulina e garantisce riserve caloriche in caso di eventuali
carestie e i grandi freddi invernali.
L’animale carnivoro ha succhi gastrici 10-20 volte più potenti dei nostri,
il rene è due volte più grosso di quello di un animale erbivoro, e l’intestino
3 volte la lunghezza del tronco, per permettere il rapido smaltimento dei
residui tossici della carne. La carne va in putrefazione nel lungo il
tubo gastrointestinale umano perché le proteine animali, protette da un pesante
guscio lipidico, non vengono demolite e disgregate completamente dai deboli
acidi di cui è dotato l’apparato gastrico umano e lasciano pesanti e pericolosi
residui tossici. Gilbert e Dominicé, ricercatori belgi, hanno provato mediante
esperimenti che l’assunzione di carne provoca nel tubo intestinale un aumento
di germi patogeni che passa da 2000 unità a 70 000 per mmc., non certo
benefici per l’organismo.
Inoltre, le proteine causano aumento di cortisolo nel sangue con
conseguente calo della memoria. Eccessi proteici generano amiloidosi che porta
alla comparsa nell’encefalo di una sostanza, che si produce a seguito ad una
alterazione del metabolismo proteico, che porta all’invecchiamento precoce e
quindi al morbo di Alzheimer che è appunto una malattia degenerativa
dell’encefalo. Il celebre studioso Tennis J. Selkoe a tal proposito afferma:
“Quando nell’encefalo si accumulano quantità eccessive di proteina amiloide,
può insorgere la malattia di Alzheimer, anche se l’amiloide è secreto dal
mesenchima solo se viene sovraccaricato da un’eccessiva quantità di proteine.
Infatti in regime ipoproteico la situazione migliora. Inoltre al Salk Istitute
di La Jolla, una equipe medica diretta da Cristian Behl e David Shubert ha
scoperto che l’accumulo nel cervello dei colpiti dall’Alzheimer della proteina
nota come beta-amiloide provoca la formazione di una notevole quantità di
radicali liberi che danneggia, appunto, le cellule nervose.
La carne genera: radicali liberi, leucocitosi digestiva, crisi
enzimatica, carenza di vitamine, aumento di colesterolo, acidificazione del sangue,
prelazione di calcio, uricemia, ipertensione, reumatismo, gotta, cancro. Considerati
i danni che produce è difficile sostenere che sia la carne ad aver determinato
l’evoluzione e l’intelligenza umana.
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